Disclaimer
Le informazioni contenute in questo documento sono puramente indicative a solo scopo informativo e non costituiscono consulenza finanziaria personalizzata. Ogni decisione d’investimento va valutata in base alla propria situazione e, se necessario, discussa con un professionista qualificato.
Questo vademecum raccoglie appunti personali sulla gestione della finanza personale e sugli investimenti a lungo termine.
L’obiettivo è fornire una guida per chi vuole:
- approcciarsi agli investimenti in modo consapevole
- cerare di evitare gli errori comuni
- ottimizzare i tempi richiesti per approcciare tale argomento fornendo informazioni e referenze
- ragionare su rendimenti nel lungo periodo.
Il focus è su strategie semplici ed efficaci, come il buy and hold, e sulla scelta di strumenti a basso costo, come gli ETF.
Pianificazione Finanziaria e Gestione del Rischio
Pianificazione delle esigenze economiche
- Definisci i tuoi obiettivi: Prima di investire, valuta le tue esigenze economiche future (es. acquisto casa, pensione, emergenze).
- Investi solo ciò che non ti serve: Destina agli investimenti solo la parte del patrimonio che non ti servirà a breve termine. Questo ti permetterà di affrontare eventuali ribassi di mercato senza dover disinvestire in perdita.
Valutazione della propensione al rischio
- Conosci te stesso: Comprendi il tuo grado di tolleranza alle oscillazioni del mercato. Se un ribasso del 20% ti farebbe vendere tutto, forse è meglio optare per un portafoglio più conservativo.
- Psicologia degli investimenti: L’investimento è anche una questione di mentalità. Evita di farti guidare dalle emozioni (paura o avidità) e mantieni una visione a lungo termine.
Diversificazione
- Non mettere tutte le uova in un paniere: Diversifica il portafoglio per asset class (azioni, obbligazioni), aree geografiche e settori. Questo riduce il rischio complessivo.
- Revisione periodica: Programma controlli regolari del portafoglio per evitare squilibri eccessivi (es. sovraesposizione su un singolo settore).
Strategia di Investimento: Buy and Hold
Approccio “Buy and Hold”
- Mantieni gli investimenti nel lungo termine: Il trading frequente spesso riduce i rendimenti a causa dei costi e delle tasse. Il buy and hold è una strategia semplice ed efficace, basata sulla pazienza e sulla fiducia nella crescita dei mercati nel lungo periodo.
- Non esiste un momento giusto per entrare: Aspettare il “momento perfetto” può farti perdere opportunità. Meglio entrare gradualmente, soprattutto se non hai una grande liquidità iniziale [1][2][3].
Orizzonte temporale
- Azionario: minimo 10 anni: L’azionario è volatile nel breve termine, ma storicamente offre rendimenti migliori nel lungo periodo. Se il tuo orizzonte temporale è inferiore a 10 anni, valuta strumenti meno rischiosi.
PIC vs. PAC
- PIC (Piano di Investimento Concentrato): Se hai liquidità disponibile, statisticamente un PIC può essere più vantaggioso di un PAC, poiché i mercati tendono a salire nel tempo [4].
- PAC (Piano di Accumulo Capitale): Se non hai liquidità, il PAC è un’ottima opzione. Permette di investire gradualmente, riducendo il rischio di entrare nel mercato in un momento sfavorevole a discapito dei rendimenti. Riduce considerevolmente il rischio cambio grazie ad acquisti periodici.
Per potenziali investitori che si approcciano ai mercati con un capitale iniziale e possibilità di accumulo successiva, può aver senso considerare una strategia che inizia con un PIC per poi proseguire con un PAC.
Scelta e Caratteristiche degli ETF
Costi e Trasparenza
- Costi bassi: Prediligi ETF con bassi costi di gestione (TER). Anche una piccola differenza (es. 0,2% vs. 2%) può avere un impatto enorme sul rendimento nel lungo termine [5]. Tipicamente i fondi gestiti (es: banche) hanno costi molto più alti e molto raramente battono i mercati.
- Replica dell’indice: Scegli ETF che replicano fedelmente l’indice di riferimento, evitando quelli con scostamenti significativi.
ETF ad accumulazione
- Interesse composto: Gli ETF ad accumulazione reinvestono automaticamente i guadagni, sfruttando l’interesse composto. Questo permette di pagare le tasse solo al momento della vendita, ottimizzando il rendimento [6][7].
- Dividendi meno efficienti: Gli ETF a distribuzione pagano dividendi, ma questi sono soggetti a tassazione immediata (26% in Italia), riducendo l’efficienza fiscale.
Dimensione del fondo
- ETF con dimensioni maggiori tendono ad essere più liquidi e con spread più bassi. Quindi più semplici da vendere e comprare. Quando si compra un ETF di piccole dimensioni è consigliato verificare in quale mercato vi siano più scambi, per massimizzare la liquidità disponibile in caso di vendita.
Replica fisica vs swap
- La replica fisica è generalmente più sicura, in quanto in caso di fallimento del fondo i beni sono stati acquistati. Gli ETF swap (detti a replica sintetica) possono avere costi più bassi.
ETF da evitare
- ETF Hedged: La copertura valutaria ha costi elevati (fino al 2% annuo) e spesso non vale la pena [8].
- ETF tematici: Attenzione agli ETF tematici (es. intelligenza artificiale, energie rinnovabili). Sono spesso soggetti a mode e possono essere molto volatili [9].
ETF obbligazionari
ETF obbligazionari tradizionali
- Cosa sono: Gli ETF obbligazionari investono in obbligazioni a rendimento fisso, ma il loro valore fluttua in base alle variazioni dei tassi d’interesse e ad altri fattori di mercato.
- Rischio tassi: Quando i tassi salgono, il prezzo delle obbligazioni esistenti scende perché diventano meno attraenti rispetto alle nuove obbligazioni con tassi più alti. Questo si riflette negativamente sul valore degli ETF obbligazionari.
- Differenze rispetto alle obbligazioni singole: Le obbligazioni singole hanno una scadenza fissa e, se detenute fino a scadenza, garantiscono il rimborso del capitale (a meno di default). Gli ETF obbligazionari, invece, non hanno una scadenza fissa e il loro valore dipende dalle fluttuazioni di mercato [10].
- Quando usarli: Possono essere utili per diversificare il portafoglio, ma non sono adatti a chi cerca stabilità assoluta o garanzie sul capitale.
ETF monetari
- ETF monetari: In periodi di tassi alti, ETF come XEON possono essere una valida alternativa ai conti deposito.
ETF obbligazionari a scadenza
- ETF obbligazionari a scadenza: Prodotti come iBond, Fixed Maturity, Target maturity offrono una diversificazione simile alle obbligazioni tradizionali, con meno rischi di fluttuazione. Sono più diversificati delle obbligazioni singole.
Rischio valuta
- Nell’obbligazionario/monetario, preferire sempre ETF in EUR. Evitare obbligazioni in valuta estera [21]
ETF Globali e Indici Globali
ETF Globali
- Esposizione globale: Gli ETF globali offrono una diversificazione geografica, riducendo il rischio legato a singoli paesi o regioni.
- Sbilanciamento verso gli USA: In questo momento storico, molti ETF globali (es. VWCE) sono fortemente sbilanciati verso gli Stati Uniti, che rappresentano circa il 60-70% del portafoglio. Questo può essere un rischio se si vuole una vera diversificazione globale [11].
Chiarezza sugli Indici Globali
Vengono qui riportati i più famosi indici globali [12]
- MSCI World: Include solo i paesi sviluppati, escludendo i mercati emergenti. Non è un indice veramente “globale”.
- MSCI All Country World Index (MSCI ACWI IMI): Include sia i paesi sviluppati che quelli emergenti, offrendo una copertura più ampia.
- FTSE All-World: Simile all’MSCI ACWI, ma non include le small cap. È un’opzione valida per chi cerca un’esposizione globale senza complicazioni.
- Small Cap: Se si vuole includere anche le small cap, è tipicamente necessario aggiungere un ETF specifico per le small cap globali. Questo per due motivi: spesso non sono incluse, anche se incluse la loro capitalizzazione è talmente bassa da essere irrilevante.
ETF Fattoriali
Cosa sono gli ETF fattoriali?
Gli ETF fattoriali si basano su fattori accademici che, secondo studi e premi Nobel, possono migliorare i rendimenti o ridurre la volatilità nel lungo termine [13][14]. Ecco i principali fattori:
- Value: Privilegia azioni sottovalutate rispetto ai loro fondamentali. Tende a offrire rendimenti superiori nel lungo periodo, ma con maggiore volatilità [15].
- Profitability/Quality: Seleziona aziende con bilanci solidi e profitti costanti. Riduce la volatilità, ma può avere rendimenti leggermente inferiori rispetto al mercato.
- Momentum: Investe in titoli che hanno performato bene di recente. Offre rendimenti elevati, ma con altissima volatilità.
- Min Volatility: Riduce la volatilità mantenendo rendimenti simili a quelli del mercato. Ideale per chi cerca stabilità [16].
Vantaggi e rischi
- Vantaggi: Gli ETF fattoriali possono migliorare il rendimento atteso o ridurre il rischio, a seconda del fattore scelto.
- Rischi: Non sono immuni ai ribassi di mercato e possono avere periodi di underperformance anche molto lunghi (5-10 anni). Inoltre, i costi di gestione possono essere superiori di 0,1-0,3% rispetto agli ETF tradizionali, a seconda del fattore e dell’emittente.
Quando usarli
- Diversificazione: Gli ETF fattoriali possono essere utili per diversificare ulteriormente il portafoglio, soprattutto se si vuole bilanciare rischio e rendimento.
- Approccio consapevole: Non sono adatti a tutti. Richiedono una comprensione dei fattori sottostanti e una tolleranza alla volatilità.
Ribilanciamento e Gestione del Portafoglio
Ribilanciamento
- Ribilanciare con nuovi versamenti: Evita di ribilanciare troppo spesso, poiché può generare costi. Meglio farlo con nuovi versamenti, utilizzando la liquidità disponibile.
- Frequenza: Un ribilanciamento annuale o semestrale è generalmente sufficiente per mantenere l’allocazione desiderata senza generare costi eccessivi.
Strategia di vendita
- Vendi ciò che è cresciuto meno: Se devi vendere, preferisci gli asset che hanno performato meno o che si avvicinano allo zero, per ottimizzare l’efficienza fiscale [17].
Ulteriori Considerazioni
Inflazione e tassazione
- Rendimenti netti: Anche con un rendimento lordo del 7%, tasse (26%) e inflazione (3%) possono ridurre il guadagno netto a circa il 2,19% [18].
Scelta del broker
- Regime amministrato: Prediligi broker con regime amministrato in Italia, che si occupano direttamente delle tasse.
- Broker multipli: sopra certe cifre, diversificare i broker può ridurre il rischio.
- Costi bassi: Scegli broker con costi contenuti, anche se fai poche operazioni all’anno.
Sede dell’ETF
- Preferire ETF con sede in Irlanda o Lussemburgo per ottimizzare la tassazione sui dividendi.
KID dell’ETF
- Prima di comprare un ETF è fondamentale leggere il KID dell’ETF per comprendere rischi e caratteristiche.
FIRE e aspettative realistiche
- FIRE non è per tutti: L’idea del Financial Independence, Retire Early (FIRE) può essere allettante, ma con cifre realistiche è spesso difficile da raggiungere. Concentrati su una crescita graduale del capitale [19].
Aumentare il Capitale Investibile
Questa sezione è una linea guida basata sui dati storici, non rappresentativi del futuro.
Il potere dell’interesse composto
- Aumentare il capitale investito: Il modo più efficace per massimizzare i rendimenti nel lungo termine è aumentare il capitale destinato agli investimenti, soprattutto in asset azionari. Più capitale investi, maggiore sarà l’effetto dell’interesse composto nel tempo.
- Esempio pratico: Se investi 10.000 € con un rendimento annuo del 7%, in 30 anni avrai circa 76.000 €. Se invece investi 20.000 € alle stesse condizioni, arriverai a 152.000 €. Il doppio del capitale iniziale genera il doppio del risultato finale.
Aumentare lo stipendio
- Focus sui guadagni: Da giovani, concentrarsi sull’aumentare lo stipendio (attraverso formazione, carriera o side hustle) può avere un impatto significativo sulla capacità di risparmio e investimento. Anche piccoli incrementi di reddito, se investiti con costanza, possono fare la differenza nel lungo periodo. [18]
Disciplina e costanza
- Investire regolarmente: Anche con un capitale iniziale modesto, investire regolarmente (ad esempio con un PAC) e aumentare gradualmente gli importi investiti può portare a risultati significativi grazie all’interesse composto.
- Evitare spese superflue: Ridurre le spese non essenziali e destinare una parte maggiore del reddito agli investimenti accelera la crescita del patrimonio.
- Priorità all’azionario: Una volta costruito un fondo di emergenza, e calcolate le spese prevedibili, in base al profilio di rischio e probabilmente all’età, valutare di destinare la maggior parte del capitale risparmiato all’azionario (attraverso ETF globali o altri strumenti) permette di sfruttare al meglio la crescita dei mercati nel tempo rispetto alla propria propensione al rischio.
Ulteriori Considerazioni sugli ETF e sugli Investimenti
Numero di partecipazioni negli ETF
- Più partecipazioni, meno rischio: Un ETF con un numero elevato di partecipazioni (azioni o obbligazioni) tende a essere più diversificato, riducendo il rischio legato a singoli asset. Ad esempio, un ETF che replica un indice globale come l’MSCI World include centinaia di aziende, mentre un ETF tematico o settoriale potrebbe essere concentrato su poche decine.
- Diversificazione come protezione: La diversificazione geografica e settoriale, unita a un ampio numero di partecipazioni, è uno dei principali vantaggi degli ETF rispetto alle azioni singole.
Pericoli delle azioni singole
- Rischio di fallimento: Anche aziende con prodotti o servizi validi possono fallire a causa di una gestione amministrativa o commerciale inefficace. Investire in azioni singole espone a un rischio significativo, soprattutto se non si ha una conoscenza approfondita dell’azienda e del settore.
- Concentrazione del rischio: Avere un portafoglio composto da poche azioni singole aumenta il rischio di perdite significative in caso di underperformance o fallimento di una di esse. Gli ETF, invece, offrono una diversificazione immediata.
Diversificazione degli emittenti
- Utilizzare più emittenti: Per ridurre ulteriormente il rischio, è consigliabile diversificare gli ETF tra diversi emittenti di grandi dimensioni, come iShares, Vanguard e Xtrackers. Questo riduce il rischio legato a eventuali problemi specifici di un singolo emittente.
- Emittenti di grandi dimensioni: Preferire emittenti consolidati e con una lunga storia di affidabilità garantisce maggiore sicurezza e liquidità. Gli emittenti più grandi tendono anche a offrire costi di gestione (TER) più bassi.
Orizzonte Temporale e Strumenti Alternativi
Orizzonte temporale inferiore a 10 anni
- Strumenti meno rischiosi: Se il tuo orizzonte temporale è inferiore a 10 anni, valuta strumenti meno rischiosi rispetto all’azionario, come obbligazioni o conti deposito. La scelta dipende dal tuo profilo di rischio e dalle tue esigenze di liquidità.
- Obbligazioni: Offrono rendimenti più stabili rispetto alle azioni, ma sono sensibili alle variazioni dei tassi d’interesse.
- Conti deposito: Sono una scelta conservativa, ideale per chi cerca sicurezza e liquidità, anche se i rendimenti sono generalmente più bassi.
ETC per le materie prime
- Cosa sono gli ETC: Gli Exchange-Traded Commodities (ETC) sono strumenti che replicano il prezzo di materie prime come l’oro, l’argento o il petrolio.
- Preferire ETC fisici: Per le materie prime, è meglio scegliere ETC che acquistano fisicamente la commodity (es. oro) anziché quelli che utilizzano derivati. Questo riduce il rischio di controparte.
- Esempio: Un ETC sull’oro fisico è generalmente considerato più sicuro rispetto a un ETC basato su contratti futures.
ETN per investimenti “non tradizionali”
- Cosa sono gli ETN: Gli Exchange-Traded Notes (ETN) sono strumenti che replicano performance di asset non tradizionali, come criptovalute (es. Bitcoin) o indici complessi.
- Rischio emittente: Gli ETN sono strumenti di debito emessi da una banca o un istituto finanziario. Se l’emittente fallisce, potresti perdere il capitale investito. Pertanto, è fondamentale scegliere emittenti affidabili.
- Esempio: Gli ETN su Bitcoin sono popolari, ma sono esposti sia alla volatilità della criptovaluta sia al rischio di credito dell’emittente.
Considerazioni Fiscali
Tassazione degli ETF
- Plusvalenze e minusvalenze:
- ETF venduti in perdita: Generano minusvalenze, considerate “redditi diversi”, che possono essere compensate con altre plusvalenze da redditi diversi (es. azioni singole, obbligazioni, ETC, ETN). [22]
- ETF venduti in guadagno: Generano plusvalenze, considerate “reddito da capitale”, che NON possono compensare minusvalenze. Questa è una stranezza fiscale che può influenzare la strategia di vendita. [22]
- Dividendi, cedole e interessi:
- Dividendi (da azioni o ETF a distribuzione), cedole obbligazionarie, interessi da conto corrente e interessi da conto deposito sono tutti considerati “reddito da capitale” e NON compensano minusvalenze.
Tassazione di azioni singole, ETC, ETN e obbligazioni
- Azioni singole, ETC, ETN e obbligazioni venduti in positivo: Generano plusvalenze considerate “redditi diversi”, che possono compensare minusvalenze.
- Esempio pratico: Se hai una minusvalenza da un ETF venduto in perdita, puoi compensarla con una plusvalenza generata dalla vendita di azioni singole o ETC.
Riferimenti fiscali
- Per approfondire le regole fiscali, consulta questa guida generica.
Glossario
- TER (Total Expense Ratio): Costo annuale di gestione di un fondo o ETF, espresso in percentuale.
- Interesse composto: Meccanismo per cui i guadagni generati da un investimento vengono reinvestiti, generando a loro volta ulteriori guadagni nel tempo [7].
- PIC (Piano di Investimento Concentrato): Investimento di una somma iniziale in un’unica soluzione.
- PAC (Piano di Accumulo Capitale): Investimento di piccole somme in modo periodico (es. mensile).
- ETF (Exchange-Traded Fund): Fondo negoziato in borsa che replica un indice o un paniere di asset.
- Buy and Hold: Strategia di investimento che prevede di acquistare e mantenere gli asset nel lungo termine.
- FIRE (Financial Independence, Retire Early): Movimento che promuove l’indipendenza finanziaria e il pensionamento anticipato.
- Emittente: Società che crea e gestisce gli ETF (es. iShares, Vanguard, Xtrackers).
- Diversificazione: Strategia di investimento che prevede la distribuzione del capitale tra diversi asset, settori o aree geografiche per ridurre il rischio.
- ETC (Exchange-Traded Commodities): Strumenti che replicano il prezzo di materie prime.
- ETN (Exchange-Traded Notes): Strumenti di debito che replicano performance di asset non tradizionali.
Conclusioni
- Pianificazione e disciplina: Una strategia di investimento di successo richiede pianificazione, diversificazione e disciplina.
- Controllo dei costi: Ridurre i costi di gestione è fondamentale per massimizzare i rendimenti nel lungo periodo.
- Aumentare il capitale investibile: Concentrarsi sull’aumentare il reddito e destinare una parte maggiore agli investimenti è uno dei modi più efficaci per sfruttare l’interesse composto e raggiungere obiettivi finanziari ambiziosi.
- Diversificazione e sicurezza: Preferire ETF con un ampio numero di partecipazioni e diversificare tra più emittenti di grandi dimensioni riduce il rischio e aumenta la stabilità del portafoglio.
- Realismo: Mantieni aspettative realistiche e concentrati su una crescita sostenibile del capitale.
- Considerazioni fiscali: Comprendere le regole fiscali è essenziale per ottimizzare i rendimenti netti.
Riferimenti
[1] https://youtu.be/OuZl2xqR8MQ
[2] https://youtu.be/CFnxIVU9kgM
[3] https://youtu.be/eSF9sI-WXTo
[4] https://youtu.be/ZPQGcJ1B8Bg
[5] https://youtu.be/K7PiBZT4lck
[6] https://youtu.be/DeX7A6Bkp20
[7] https://youtu.be/U61mF_7RAKc
[8] https://youtu.be/OQsk4JUsC5A
[9] https://youtu.be/FDF34zxqo2I
[10] https://youtu.be/tCDNt0N322U
[11] https://youtu.be/jpNg6x0VpkE
[12] https://youtu.be/FDF34zxqo2I
[13] https://youtu.be/2MVSsVi1_e4
[14] https://youtu.be/ULq-ryUTA7M
[15] https://youtu.be/vum08VmSWRc
[16] https://youtu.be/G34Vs4jwwZ4
[17] https://youtu.be/xOwAM7Qs1SI
[18] https://youtu.be/LPb_h-lPqUs
[19] https://youtu.be/waEuQrf3ivk
[20] https://youtu.be/kBLSNVvcB7s


