Disclaimer
Le informazioni contenute in questo documento sono puramente indicative a solo scopo informativo e non costituiscono consulenza finanziaria personalizzata. Ogni decisione d’investimento va valutata in base alla propria situazione e, se necessario, discussa con un professionista qualificato.
Nei precedenti articoli abbiamo compreso cosa sono i fattori di investimento e quali sono i principali. Ora è il momento di affrontare la questione più pratica: come un investitore può effettivamente implementare una strategia di Factor Investing nel proprio portafoglio? La risposta più accessibile ed efficiente, per la maggior parte degli investitori individuali, risiede negli Exchange-Traded Funds (ETF) basati su fattori, spesso chiamati “Smart Beta ETF”.
Questo articolo esplorerà come gli ETF consentano di investire in specifici fattori, analizzando i vantaggi che offrono e le considerazioni sui costi e sui rischi specifici che è fondamentale comprendere.
Come Funziona l’Implementazione tramite ETF
Mentre la selezione di singoli titoli basandosi sui fattori richiederebbe un’analisi profonda e costante (tipica della gestione attiva), gli ETF basati su fattori semplificano enormemente il processo. Questi ETF replicano indici che sono stati costruiti con una metodologia specifica per sovrappesare i titoli che presentano una forte esposizione a un determinato fattore.
Ad esempio:
- Un ETF Value cercherà di includere e dare più peso alle azioni che presentano metriche di valore (come basso P/E o P/B).
- Un ETF Small-Cap si concentrerà su aziende con capitalizzazione di mercato inferiore.
- Un ETF Momentum selezionerà titoli con forti performance recenti.
- Un ETF Quality privilegerà aziende con bilanci solidi e stabilità degli utili.
- Un ETF Low Volatility selezionerà azioni con una storia di bassa fluttuazione dei prezzi.
L’investitore, quindi, non deve identificare manualmente le singole aziende “Value” o “Momentum”, ma può acquistare un unico ETF che si occupa di replicare l’indice fattoriale prescelto, beneficiando della diversificazione implicita e della gestione professionale sottostante all’indice.
È importante notare che, oltre agli ETF che si concentrano su un singolo fattore, esistono anche ETF “multi-fattore” che combinano l’esposizione a più fattori contemporaneamente. Questo può essere particolarmente interessante, poiché la combinazione di fattori diversi (come ad esempio **Small Cap e Value**, una delle combinazioni più studiate in letteratura) può potenzialmente offrire una maggiore diversificazione e una più stabile sovraperformance nel lungo periodo. Approfondiremo la costruzione di portafogli multi-fattore nel prossimo articolo.
Vantaggi dell’Implementazione via ETF
L’utilizzo degli ETF per il Factor Investing offre numerosi benefici, molti dei quali sono comuni agli ETF tradizionali:
- Accessibilità e Semplicità: Rendono strategie complesse accessibili anche a piccoli investitori, senza la necessità di un’analisi profonda di singoli titoli.
- Diversificazione: Un singolo ETF fattoriale offre esposizione a decine o centinaia di titoli, riducendo il rischio specifico legato alla singola azienda.
- Costi Contenuti: Sebbene gli ETF fattoriali possano avere TER (Total Expense Ratio) leggermente superiori rispetto agli ETF di mercato puro (market cap weighted), rimangono generalmente molto più economici rispetto ai fondi a gestione attiva con obiettivi simili.
- Trasparenza: La metodologia dell’indice sottostante è solitamente pubblica e la composizione dell’ETF è aggiornata regolarmente.
- Flessibilità di Negoziazione: Possono essere comprati e venduti in borsa durante la giornata, come le azioni.
- Potenziale di Sovraperformance (a lungo termine): Se i fattori continuano a generare i premi di rischio storicamente osservati, gli ETF fattoriali possono potenzialmente offrire rendimenti superiori o un miglior rapporto rischio/rendimento rispetto a un indice di mercato puro.
Svantaggi e Considerazioni sui Rischi Specifici
Nonostante i numerosi vantaggi, l’investimento in ETF fattoriali presenta anche delle considerazioni importanti e dei rischi specifici:
- Complessità Superiore: Richiedono una maggiore comprensione rispetto ai semplici ETF di mercato. Bisogna capire il fattore sottostante, la metodologia dell’indice e come il fattore si comporta in diversi contesti di mercato.
- Costi Leggermente Superiori: Come accennato, i TER degli ETF fattoriali sono solitamente più alti degli ETF market cap weighted, a causa della metodologia di selezione e ribilanciamento più sofisticata dell’indice. Sebbene ancora convenienti, è un costo da considerare.
- Rischio di Sottoperformance: Nessun fattore sovraperforma costantemente. Possono esserci lunghi periodi (anche molti anni) in cui un fattore sottoperforma il mercato generale o altri fattori. Ciò richiede disciplina e pazienza.
- “Factor Timing” Difficile: Tentare di “cronometrare” i fattori (cioè, entrare e uscire da un fattore a seconda delle aspettative) è estremamente difficile e sconsigliato. La strategia factor-based è per il lungo periodo.
- Concentrazione (potenziale): Un ETF che si concentra su un singolo fattore specifico potrebbe essere meno diversificato di un ETF di mercato generale, aumentando la concentrazione su determinati settori o tipi di aziende.
- Rischio di “Crowding”: Se troppi investitori si riversano su un singolo fattore, il suo premio potrebbe erodersi o addirittura scomparire temporaneamente a causa dell’eccessiva domanda.
La Necessità di un Orizzonte a Lungo Termine
È cruciale sottolineare che la validità dei fattori di investimento è stata dimostrata su orizzonti temporali estesi, spesso decenni. I premi dei fattori possono essere ciclici e non manifestarsi nel breve o medio termine. Pertanto, l’implementazione del Factor Investing richiede una **prospettiva di lungo periodo** e la capacità di mantenere la strategia anche durante i periodi di sottoperformance.
Conclusione
Gli ETF basati su fattori offrono agli investitori un mezzo efficiente e accessibile per integrare le scoperte della ricerca accademica nel proprio portafoglio. Essi permettono di mirare a specifiche fonti di rendimento o profili di rischio, rappresentando un’evoluzione del passive investing. Tuttavia, è fondamentale comprendere non solo i loro vantaggi, ma anche i costi aggiuntivi, i rischi specifici e la necessità di un orizzonte di investimento paziente e di lungo termine per sfruttarne appieno il potenziale. Nel prossimo articolo, esploreremo come combinare diversi fattori per costruire un portafoglio robusto.
Riferimenti e Fonti Autorevoli
- iShares by BlackRock: FACTOR INVESTING
- iSHARES FACTOR ETFs
- iShares by BlackRock: What is factor investing?
- The Vanguard Asset Allocation Model: An investment solution for active-passive-factor portfolios